La bimba di tre anni guada quel grosso aquilone che svetta nel cielo, è incerto il suo stare in aria, sembra cadere in acqua, poi il vento lo riporta su, lo spinge verso ponente, trainando un uomo che tiene l’altro capo del filo ed è agganciato ad una tavola. Fila via con il libeccio, taglia le onde con la schiuma, poi si impenna, per un tratto rimane sospeso in aria. Adrenalina pura, per lui ma anche per chi lo guarda e sono in tanti ad ammirare questi uomini volanti, che ora di bolina, ora in pieno vento solcano questo Ionio dimenticato fino a ieri ed oggi di nuovo protagonista. Il Kytsurf, nato nel 1999, come variante del surf, anche a Rossano vanta appassionati di tutte le età e di ogni ceto sociale. Passione, forma fisica, rispetto del mare. Eppure mentre la bimba ammira quello spettacolo ecco un uomo vestito di bianco che insegue sulla spiaggia uno dei kytserfisti, deve multarlo. I più si chiederanno se per eccesso di velocità, ovvero per non aver esposto il bollo o per i fari spenti. Nulla di ciò: non seguono la corsia dedicata, entrano in mare liberi, come il loro sport perché nessuno dei pubblici poteri ha pensato che le discipline come queste, ecologiche in assoluto, vanno incentivate e che una corsia, una, potrebbe dare attrattiva agli appassionati. No la multa, prima di tutto. E multa sia, mentre sulla ss.106 un giovane di 36 anni chiude la sua domenica e la vita, mentre si chiudono reparti ospedalieri salvavita, mentre alcuni selfisti regionali battono il record della banalità, mentre un Procuratore di nome Gratteri, non trova un’aula per un processo alle masso-mafie, mentre lo stesso si chiede, senza dirlo, perché Dima non riuscì a prevalere sulla Santelli nella sopravvivenza del nostro Tribunale, mentre la commissione parlamentare antimafia dichiara un tal Tallini impresentabile ed i Calabresi lo eleggono presidente del loro consiglio regionale.
E multa sarà, perché si possa vivere felici e contenti, il resto andrà come è sempre andato, di merda.