di Giuseppe Passavanti
Confesso di essere pienamente soddisfatto per la imminente (?) risoluzione del problema Covid 19 in Calabria. L’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, sezione regionale della Calabria, ha detto la sua: basta, andiamo a Roma il 19 novembre sotto Palazzo Chigi (oh, fatevi l’autocertificazione con su scritto visita a Conte) per chiedere che si ponga fine al commissariamento (adesso? con i morti che crescono, il consiglio regionale sciolto la campagna elettorale mai smessa, boh) e si ridia di nuovo la possibilità di spendere e spandere(come fatto in passato) ma a condizione che si cancelli il debito prodotto dai famosi 40 ladroni mai venuti alla luce.
Con tutto il rispetto, al posto di Conte, direi a Rocco Casalino di lanciare secchiate di acqua fredda su quelle teste per un ravvedimento ed una repentina messa a punto delle idee.
L’originalità della decisione di andare a Roma (approvata nientemeno che da Matteo Salvini che esalta la scelta) smarca l’Anci dal referendum su contrari o favorevoli a Gino Strada (non un paramedico di Roccacannuccia) atteso che Zuccatelli continua nelle sue performance romagnole paragonando una bombola di gas ad un positivo al coronavirus (sig!). Insomma i camion che trasportano bombole vanno sorpassati, costi quel che costi, un malato Covid19, ormai è storia, lo si può baciare lingua in bocca per non più di 14 minuti. Io non so se poi la lingua vada lavata con Amuchina o alcol, ovvero con acqua bollente, certo non mi cimenterò nella prova.
Intanto in Calabria i contagi crescono, i morti idem e Spirli’, d’accordo con il segretario della Lega calabrese il Bergamasco celodurista Cristian Invernizzi si dice contrario a Strada e intima: un commissario ma calabrese, nemmeno un oriundo!
Dunque Salvini si intesta la vertenza Anci, i morti crescono di ora in ora, Spirli’ si accorge del casino che scoppierà con l’arrivo dell’influenza e detta numeri e posti letto Covid come conigli tirati fuori dal cilindro.
E Strada? La battaglia sui social? La speranza dei calabresi onesti che vedono in lui un nemico dei 40 ladroni? Alle ortiche.
Franceschini che parla come Zuccatelli, soch’, dice non mi occupo delle deleghe degli altri ministri; muto il suo seguace Mimmo Bevacqua che si limita a dire: il Covid è una brutta bestia (!!!!);
Speranza la sua pedina in Calabria non la molla, con lui Leu può arrivare addirittura allo 01% in regione ed istruire i calabresi sui sorpassi ai camion che trasportano bombole di gas!
Orlando tace e con lui Guccione, in fondo Strada incarna quei personaggi che non amano il privato, quelli che vedrebbero la sanità pubblica, dai uno all’antica! Moderno è bello, privato di più.
Non pervenuta l’on. Bruno Bossio che si è occupata di recovery e non di ricoveri e posti letto, quasi che Zingaretti non appartenga al suo partito.
Magorno di Italia Viva e Calabria morta, non parla di Covid e l’unica strada di cui parla è quella di dare alla regione un sindaco(?) Buh.
I cinquestelle per ora fanno la voce grossa, sempre ognuno per sé e Dio per tutti, sono sul pezzo ed intimano a Conte di nominare Strada e cacciare Zuccatelli. Vedremo a carte scoperte i punti cosa hanno in mano.
Ah, oggi sono stato costretto ad andare in ospedale a Rossano. Mio Dio! Uno spettacolo tremendo, medici che resistono, reparti in smobilitazione, posti letto Covid al quinto piano, con percorsi esterni di arrampicata(si può usare anche la corda). Unico ascensore ed il labirinto, futura attrazione per bimbi appena sarà passata, se passa, la tempesta.
Auguri a tutti.